Chiesa dell'Ascensione a Chiaia

Piazzetta Ascensione. (Apri Mappa)
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Descrizione


La chiesa dell'Ascensione a Chiaia è una chiesa di Napoli ubicata nella zona di Chiaia, dalla quale appunto prende il nome.

Fu eretta nel XIV secolo, in una zona paludosa (al punto che fu chiamata in un primo momento chiesa dell'Ascensione in plaga neapolitana), sotto il regno di Roberto d'Angiò e fu affidata all'ordine dei Celestini. Una lapide ne ricorda il fondatore Niccolò di Alife.
Nonostante le indulgenze concesse dai papi Clemente VI prima e Urbano VI poi, la chiesa andò in rovina e l'annesso convento fu abbandonato progressivamente dai monaci, fin quando, nel 1622, ne fu iniziato il rifacimento ad opera di un ex voto perpetuato da un nobile del tempo, con la definitiva risistemazione di Cosimo Fanzago nel 1645.
La chiesa presenta una facciata a tre arcate, per un interno a pianta centrale a croce greca con decorazioni marmoree policrome ed un'abside, di forma rettangolare, sovrastata da una cupola.
Tra le opere in essa conservate vanno menzionate le tele di Luca Giordano Sant'Anna e la Vergine e la tela di Alfonso di Spinga San Giuseppe e Angeli.
Di interesse è pure la pala d'altare di Luca Giordano che rappresenta La perdita del trono celeste di Lucifero e la sua cacciata dal Paradiso per opera di San Michele.
In sacrestia sono esposte quattro tele di inizio Settecento, eseguite dal napoletano Giovan Battista Lama e raffiguranti le Storie di San Pietro Celestino.
Sul lato sinistro della chiesa vi è l'antico convento dei frati Celestini che fu poi trasformato dai Borboni in gendarmeria.
Vincenzo Regina, Le chiese di Napoli. Viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra, Newton e Compton editore, Napoli 2004.