Chiesa di Santa Maria della Catena

Arciconfraternita E Chiesa S.Maria Della Catena. (Apri Mappa)
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Descrizione


La chiesa di Santa Maria della Catena o di Santa Maria del Porto si erge nel centro storico di Napoli, a Santa Lucia.
Il tempio venne fondato nel 1576 dagli abitanti del quartiere, che decisero di dedicarla alla Madonna della Catena, il cui culto era stato importato a Napoli dalla Sicilia.

La tradizione vuole che nel 1390, a Palermo, tre condannati innocenti videro rimandare il giorno della loro esecuzione a causa di una pioggia battente. Le catene con cui erano imprigionati nella chiesa di Santa Maria del Porto (la denominazione della chiesa in questione prima del miracolo) furono spezzate dal provvidenziale intervento della Vergine, attestato dai miracolati. Per questo motivo quella chiesa in seguito, prima popolarmente e poi anche ufficialmente, venne ribattezzata della Catena.
L'edificio napoletano venne completamente rifatto nel XVIII secolo, su progetto di Carmelo Passero. Le decorazioni interne a stucco vennero adoperate per la cupola; il cupolino venne affidato alla fine del Seicento a Gabriele Barrile, che lo creò con la partecipazione di Andrea Canale.
La chiesa è famosa per accogliere al suo interno la tomba del pittore Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto, uno dei maggiori protagonisti della pittura del XVII secolo. Dal 1799 custodisce anche la salma dell'ammiraglio Francesco Caracciolo, condannato a morte nello stesso anno per ordine dell'ammiraglio Horatio Nelson. Il corpo, raccolto dopo l'esecuzione dai pescatori di Santa Lucia - che lo consideravano uno di loro - oggi riposa nella cripta sottostante. Un epitaffio, posto nel 1881, ricorda tali eventi, che sono all'origine della richiesta (reiterata più volte ma mai soddisfatta finora) di dare all'edificio la dignità di monumento nazionale.
Alla chiesa era legata la festa della catena, che fino a trenta anni fa si svolgeva ai primi di settembre, e durante la quale veniva incendiata sulla spiaggia una barca, intorno a cui erano poi organizzati canti e balli.
Parrocchia fino alla metà del Settecento, oggi è una rettoria del vicino santuario di Santa Lucia, da cui dipende nell'ambito del terzo decanato dell'Arcidiocesi di Napoli. Le celebrazioni e tutte le altre attività liturgiche sono amministrate da un sacerdote che ha il titolo di rettore ed appartiene all'arciconfraternita di Santa Maria delle Grazie a Catena, ente ecclesiastico che attualmente ha in uso la chiesa.