Chiesa di Santa Maria Regina Coeli

Largo Regina Coeli 2. (Apri Mappa)
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Descrizione


La chiesa di Santa Maria Regina Coeli è un antico luogo di culto di Napoli e costituisce un importante esempio di arte rinascimentale e barocca.

Nel 1590 alcune canoniche lateranensi, persa la loro sede a causa di un terremoto nel 1561, si insediarono nel Palazzo Montalto sito presso il monastero di San Gaudioso; la preesistente dimora fu trasformata in un nuovo convento intitolato a Maria Regina Coeli.
Secondo alcuni la realizzazione delle strutture fu affidata a Giovanni Vincenzo Della Monica, secondo altri a Giovanni Francesco di Palma; certo è l'intervento di Francesco Antonio Picchiatti a partire dal 1682. La costruzione della chiesa fu conclusa nel 1594 sotto la supervisione di Luciano Quaranta.
Con certezza si sa che la fontana-pozzo al centro del chiostro risale al XVI secolo: è stata realizzata in marmo circondata da quattro obelischi piramidali e da sfere di marmo, disposti in maniera alternata. Gli edifici hanno subito poi nel corso del tempo vari tipi di restauri.
Nel 1812 le Lateranensi furono trasferite presso il monastero di Gesù e Maria e furono sostituite dalle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret che ancora oggi gestiscono il complesso.
L'entrata è preceduta da una doppia rampa di scale con pronao sorretto da pilastri e arcate, ed è stato affrescato dal pittore fiammingo Loise Croys, allievo di Paolo Bril al quale erano inizialmente attribuite le pitture, nel 1594; la facciata è ancora cinquecentesca. A destra del sagrato, sopra via Pisanelli, si erge il campanile ottagonale.
L'interno è composto da una sola navata e cappelle; le decorazioni sono della seconda metà del XVIII secolo. Di notevole effetto è il soffitto ligneo realizzato nel XVII secolo, su disegno di Pietro De Marino, che racchiude tre tele di Stanzione; tra i finestroni ci sono tele di Luca Giordano, Micco Spadaro, Giovan Battista Beinaschi e Pietro del Pò.
L'abside è sormontata da una cupola stuccata nel 1683, mentre il vicino altare maggiore fu realizzato nel Seicento da Giovanni Mozzetta. Alle pareti si trovano inoltre affreschi di Pietro Bardellino e nel resto della chiesa sono presenti pure affreschi di Lorenzo Vaccaro. Nella quarta cappella è collocato un dipinto di Luca Giordano e nella sagrestia una Pietà di Filippo Vitale. Notevoli sono anche i pregevoli marmi utilizzati per il rivestimento delle superfici interne.
Il chiostro, la cui entrata è in vico San Gaudioso, custodisce i busti di San Vincenzo de' Paoli e di Santa Giovanna Antida Thouret.
Importanti lavori di ristrutturazione furono eseguiti nel 1599. Nella seconda metà del XVII secolo vennero completati su disegno dell'architetto Picchiatti i due corpi di fabbrica destinati alle celle delle religiose lungo i due lati del chiostro, all'interno del quale vi era un balcone in legno con pergolato dove di aprivano cucine e i forni. Inoltre, sul cornicione dell'ultimo corpo furono collocati canali di creta per far confluire l'acqua piovana in recipienti seminascosti dalla vegetazione.:,,,