Conservatorio di San Pietro a Majella

Via San Pietro a Maiella 5-17. (Apri Mappa)
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Descrizione


Il conservatorio di San Pietro a Majella di Napoli è un celebre istituto musicale. È situato nel centro antico, nell'ex convento dei Celestini annesso alla chiesa di San Pietro a Majella.
Il complesso risulta essere una delle più prestigiose scuole di musica in Italia ed è stato nel corso della sua storia punto cardine nell'influenza della cultura musicale europea contribuendo fortemente allo sviluppo della scuola musicale napoletana.
Il conservatorio è frutto dell'unione di quattro precedenti istituti musicali i quali testimoniano l'elevato interesse della città partenopea verso la cultura musicale. Nei complessi infatti si sono formati un numero elevatissimo di eccellenti compositori che portarono al successo lo stile musicale napoletano che si diffuse a sua volta rapidamente nelle corti di tutta Europa. Nel 1739, infatti, lo scrittore e politico francese Charles de Brosses, riferendosi alla città partenopea, la definì capitale mondiale della musica.

Il conservatorio nacque nel 1808 col nome di Real Collegio di Musica dall'unificazione di altre quattro preesistenti istituzioni musicali nate come orfanotrofi e nelle quali si era iniziato ad impartire insegnamenti di catechismo e di canto per i fanciulli abbandonati già a partire dal Cinquecento: il "Santa Maria di Loreto", quello della "Pietà dei Turchini", quello di "Sant'Onofrio a Capuana" e quello dei "Poveri di Gesù Cristo". La sede antica era quella del vicino convento di San Sebastiano.
Nel 1825 avviene la prima assoluta di Adelson e Salvini di Vincenzo Bellini.
Dal 1826, per ordine di Francesco I, il complesso fu invece trasferito nella sede attuale, in via San Pietro a Majella 35, assumendo la denominazione di Reale Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella.
Una targa posta all'ingresso dell'edificio recita:Proprio nel corso dell'Ottocento e dei primi anni del Novecento il complesso si arricchì di opere. Busti, ritratti di musicisti e strumenti di personalità illustre venivano, infatti, di volta in volta donati dagli stessi artisti con lo scopo di lasciar custodire al regio collegio le proprie opere o la propria storia. In tal senso diverse sono le lettere conservate nell'archivio del conservatorio, che testimoniano le suddette donazioni. Ad esempio, nel 1868, sotto la direzione di Saverio Mercadante, il bibliotecario Francesco Florimo scrisse una lettera all'istituto nella quale palesava l'intenzione di rilasciare in loco la propria collezione:Fra i direttori di maggior rilievo che il conservatorio ha avuto, durante il corso della sua storia, spiccano su tutti: Giovanni Paisiello, Gaetano Donizetti, Saverio Mercadante e Francesco Cilea.
Il più antico conservatorio era quello di "Santa Maria di Loreto" (1535), di cui Ferdinando IV di Borbone decretò la chiusura nel 1797, trasformandolo in un ospedale militare ed inglobandolo al conservatorio di Sant'Onofrio a Porta Capuana. Il conservatorio sorgeva nei pressi di via Marina, dove oggi è ubicato l'omonimo ospedale cittadino. All'epoca, con i suoi millecinquecento iscritti circa, era sicuramente il conservatorio più frequentato di Napoli. La provenienza degli allievi era per lo più partenopea e spagnola. Tra i compositori più illustri che hanno frequentato l'istituto, si ricorda Alessandro Scarlatti che nel 1689 assunse il ruolo di primo Maestro e Francesco Durante, il quale insegnerà nel conservatorio dal 1742 fino alla sua morte (1756).
Il conservatorio della Pietà dei Turchini (1573) nacque con l'intento di ospitare i ragazzi orfani o abbandonati. La sua sede era nell'attuale via Medina, precisamente nell'omonimo complesso religioso. Il nome proveniva dal colore delle divise degli orfanelli ivi ospitati e questa fu l'ultima istituzione a sopravvivere accogliendo gli allievi delle altre che man mano venivano chiuse; di fatto, il conservatorio subirà un semplice trasferimento con cambio di denominazione..
Il conservatorio di Sant'Onofrio a Porta Capuana (1578) era nato da confraternite religiose seicentesche che vollero dare nuovo indirizzo alla precedente sede di una fabbrica di tessuti d'eccellenza. Lo scopo era sempre il medesimo, aiutare i bambini più bisognosi. Divenuto conservatorio nella prima metà del Seicento, l'ingresso presso l'istituto, dietro pagamento di una retta, era consentito a tutti. Nel 1797 all'istituto confluì quello di santa Maria di Loreto.
Il conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo era stato fondato nel 1589 da un terziario francescano e venne soppresso nel 1743 in seguito a pesanti tumulti. Il complesso nacque nell'odierno largo dei Girolamini, a ridosso dell'omonima chiesa ed anche in questo caso, lo scopo dell'istituto era quello di accogliere bambini orfani e poveri. Alla sua chiusura, i bambini ospitati nella struttura furono divisi nei restanti tre conservatori della città.
Dalla data della sua fondazione (1808) a oggi, diverse illustri personalità vedono la loro vita musicale legata al conservatorio. Tra questi si ricordano:Salvatore Accardo (come allievo),Franco Alfano (come allievo),Giuseppe Anepeta (come allievo),Enzo Avitabile (come allievo),Romolo Bacchini (come allievo),Vincenzo Bellezza (come allievo),Vincenzo Bellini (come allievo),Gaetano Braga (come allievo e maestro),Maria Caniglia (come allieva),Bruno Canino (come allievo),Renato Carosone (come allievo),Aldo Ciccolini (come allievo),Francesco Cilea (come allievo e direttore),Mario Pasquale Costa (come allievo),Girolamo Crescentini (come direttore),Rocco Cristiano (come allievo),Gigi D'Alessio (come allievo),Francesco d'Avalos (come allievo),Ernesto De Curtis (come allievo),Camillo De Nardis (come maestro),Paolo Denza (come allievo e maestro),Luigi Denza (come allievo),Leonardo De Lorenzo (come allievo),Fernando De Lucia (come allievo),Francesco de Masi (come allievo),Roberto De Simone (come allievo e direttore),Eduardo Di Capua (come allievo),Gaetano Donizetti (come direttore),Pasquale Esposito (come allievo e maestro),Sergio Fiorentino (come allievo),Francesco Florimo (come allievo),Francesco Paolo Frontini (come allievo),Giovanni Furno (come maestro),Nicolò Gabrielli (come allievo),Nunzio Gallo (come allievo),Umberto Giordano (come allievo),Emilia Gubitosi (come allieva e insegnante),Ruggero Leoncavallo (come allievo),Achille Longo (come allievo e direttore),Alessandro Longo (come allievo e direttore),Piero Maroncelli (come allievo),Giuseppe Martucci (come allievo e maestro),Bruno Mazzotta (come allievo),Saverio Mercadante (come allievo e direttore),Riccardo Muti (come allievo),Jacopo Napoli (come allievo),Evemero Nardella (come allievo),Nino Oliviero (come allievo),Giovanni Paisiello (come direttore),Vincenzo Palermo (come allievo),Tullio Pane (come allievo),Mario Pasqualillo (come allievo),Francesco Pastura (come allievo),Giuseppe Patanè (come allievo),Roberto Pregadio (come allievo),Furio Rendine (come allievo),Federico Ricci (come allievo),Franco Ricci (come allievo),Luigi Ricci (come allievo),Lauro Rossi (come allievo e maestro),Paolo Serrao (come allievo e maestro),Daniele Sepe (come allievo),Ebe Stignani (come allievo),Ernesto Tagliaferri (come allievo),Arrigo Tassinari (come maestro),Francesco Paolo Tosti (come allievo),Paolo Tortiglione (come allievo),Giacomo Tritto (come maestro),Gabriele Vanorio (come allievo),Vincenzo Vitale (come allievo e maestro),Niccolò Antonio Zingarelli (come allievo)Gli insegnamenti avvengono negli ambienti conventuali dell'adiacente chiesa di San Pietro a Majella.
Questi i corsi principali impartiti presso il conservatorio:Arpa,Canto Lirico,Chitarra,Clarinetto,Clavicembalo,Composizione,Composizione sperimentale,Contrabbasso,Corno,Direzione di orchestra,Fagotto,Flauto traverso e flauto dolce,Mandolino,Jazz,Oboe,Organo,Pianoforte,Percussioni,Tromba,Trombone,Viola,Violino,VioloncelloAll'interno del conservatorio è presente il museo, che espone strumenti, busti e ritratti di compositori e musicisti passati per l'istituto; la biblioteca, che possiede manoscritti, libretti ed autografi illustri; e l'archivio storico, con la documentazione ufficiale che testimonia la vita del conservatorio.
Si tratta probabilmente del museo di musica più importante al mondo.